Il calamaro è un mollusco magro, ricco di fosforo, iodio e calcio; apporta anche un discreto contenuto di proteine. L’indice calorico, invece, è abbastanza basso (solo 68 Kcal ogni 100 g): questi animali sono quindi un ottimo modo di saziarsi senza assumere troppe calorie. Ideale è anche l’apporto di vitamine A e PP.
I calamari sono anche tra i molluschi più prelibati e per questo sono davvero amati sia da chi li cucina sia da chi ha la fortuna di gustarli. Generalmente i calamaretti o i giovani calamari sono più adatti alla frittura perchè più semplici da rendere croccanti, mentre quelli più grossi sono spesso utilizzati per condire primi piatti di ogni tipo o per preparare insalate sfiziose. Viste le poche calorie sono la soluzione perfetta per chi deve seguire una dieta ipocalorica, ma non vuole rinunciare al gusto.
Non ci si può dimenticare di menzionare lo squisito nero di seppia (il nome può risultare ingannevole, ma questo è il termine con cui ci si riferisce all’inchiostro presente in tutti i cefalopodi). Nella cucina italiana questo ingrediente è utilizzato come condimento per la pasta, specialmente in Sicilia, e per i risotti, soprattutto nella cucina toscana e in quella veneta.
Un consiglio? Pulite bene i calamari prima di cucinarli! Eviterete di masticare il gladio e di spappolare le interiora liberando la melanina contenuta nell’inchiosto. Ciò si rivela particolarmente importante quando si lavora con calamari di grandi dimensioni. Rimuovete occhi, bocca, pelle ed interiora, le pietanze diventeranno irresistibili!